
| Titolo Originale: | This woven kingdom |
| Autore: | Tahereh Mafi |
| Anno: | 2022 |
| Titolo in italiano: | This woven kingdom. Le trame del regno |
| Genere: | Fantasy – Romance |
| Edizione Italiana: | Fanucci |
“Possa l’uguaglianza regnare sempre suprema”
L’uguaglianza, come si era poi dimostrato, significava che i Jinn avevano dovuto abbassarsi alla debolezza degli umani, rinnegando in ogni momento i poteri innati della loro razza, la velocità, la forza e l’evanescenza elettiva di cui i loro corpi erano dotati dalla nascita.
Trama:
Alizeh è una giovane donna che cela la propria identità dietro lo snoda, un velo indossato da domestiche e inservienti, per non rischiare di essere riconosciuta come erede del caduto regno Jinn e arrestata dalla guardia imperiale. Lavorando come serva, cerca di sopravvivere fino a quando un giorno subisce un’aggressione per strada e il principe Kamran decide di indagare sulla dinamica eccezionale dell’evento, inconsapevole che da quel momento non riuscirà più a togliersi dai pensieri il volto di Alizeh. Spie e complotti si muovono tra i confini del regno, portando ben presto scompiglio e lotte nella vita di Kamran e del regno.

This woven kingdom. Le trame del regno è stato il mio primo approccio con la Mafi, autrice della famosa serie di Shatter Me. Non avendo letto nulla di suo in precedenza, non sapevo bene cosa aspettarmi da questo romanzo.
Io l’ho letto in inglese, ma sappiate che fino al 31 Agosto la Fanucci ha messo parecchi titoli in ebook in offerta a € 2,99, per cui se volete recuperarlo, vi consiglio di approfittarne.
Intorno a questo titolo ho notato parecchio hype e recensioni molto positive. La mia sensazione a fine lettura è che in fondo non sia un brutto libro, ma mi è mancato qualcosa. E non parlo certo di spicy, grazie al cielo in questo young adult non dobbiamo sorbirci scene piccanti scritte in modo imbarazzanti.
L’ambientazione è ispirata alla mitologia persiana, per cui ci sono i Jinn creature magiche nate dal fuoco (e se vi interessano vi consiglio tantissimo La Città di Ottone), altri divinatori/guaritori a servizio del palazzo reale e diversi regni nemici confinanti, ma il world building non viene approfondito più di tanto.
Mi è piaciuta la prosa dell’autrice, molto elegante e ricercata – per quanto io possa dare un giudizio su una prosa inglese non essendo certo un’esperta – e alcuni parti dei dialoghi.
Viene data parecchia importanza all’introspezione dei due personaggi principali, elemento che ho gradito, ma tutta la trama è molto parca di avvenimenti. Succede molto poco e ci si ricama sopra per interi capitoli. Certo è che questo è il primo volume di una trilogia, ma a parte il finale movimentato, avrei preferito un po’ più d’azione anche nel mezzo.
A breve leggerò il secondo volume, sperando in un’evoluzione maggiore della trama.
In sostanza è una lettura molto “soft” ecco, non per i temi trattati ma per i motivi sopra citati. Ve lo consiglio se cercate un fantasy-romance (quasi insta-love direi) dall’ambientazione esotica e romantica, mentre se siete appassionati di battaglie sanguinarie, questa non è la lettura che fa al caso vostro.
| TRAMA | 3 |
| PROSA | 4 |
| AMBIENTAZIONE | 4 |
| PERSONAGGI | 3 |
| RITMO | 2 |
Consigliato?
Sì, se cercate una storia romantica tra le terre d’oriente.
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Mmmm.. ci sono troppe cose che non mi convincono in questa recensione, volevo leggere questo libro ma tra quasi-instalove e mancanza di molti avvenimenti mi sa che lascio perdere. O almeno aspetto che esca il seguito per capire se vale la pena imbarcarsi su questa trilogia oppure no. (Io avevo letto Shatter Me e non mi era piaciuto, l’avevo trovato poco accattivante e abbastanza banale, quindi partivo già prevenuta su quest’autrice, lo ammetto…)
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Per ora, avendo letto 2 libri su 3, non mi sentirei di consigliarla. Vero che non sono volumi eccessivamente lunghi, ma li ho trovati parecchio noiosi e privi di avvenimenti. Il secondo mi ha quasi mandata in blocco del lettore. Credo leggerò il terzo in futuro, ma solo perché detesto lasciare le saghe incomplete.
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