
| Titolo Originale | A Court of Mist and Fury |
| Autore: | Sarah J. Maas |
| Anno: | 2016 |
| Titolo in italiano: | La Corte di Nebbia e Furia |
| Genere: | Romance / Fantasy |
| Serie: | ACOTAR 2 di 5 |
| Edizione: | Oscar Fantastica – Mondadori |
Sapevo che l’avrei trucidata, come avevo trucidato il giovane che mi stava innanzi.
Per liberarli tutti, per liberare Tamlin, l’avrei fatto.
Ero quella che macellava innocenti e salvava un territorio.
«Appena sei pronta, bella Feyre» disse Amaranta strascicando le parole; i suoi capelli rossi brillavano come il sangue sulle mie mani. Sul marmo.
Assassina. Macellaia. Mostro. Bugiarda. Ingannatrice.
Non sapevo chi intendessi. La linea divisoria tra me e la regina era da tempo indistinta.
Trama:
Feyre ha spezzato la maledizione di Amaranta, per salvare Tamlin e la sua corte. Così facendo però ha spezzato anche la propria anima, macchiandosi del sangue di due giovani innocenti. Risorta Fae, rientra nella Corte di Primavera per vivere con il suo amore e coronare il sogno con fastose nozze. Solo che la vita reale è ben diversa da quella immaginata e presto tutto diventa un incubo, una prigione dorata soffocante dalla quale Feyre non sa come fuggire. Fino a quando non si presenta Rhysand ad interrompere le nozze per portarla via, prima alla Corte della Notte, poi a Velaris, la città segreta sfuggita alla maledizione.
Qui Feyre cerca di rimettere insieme i pezzi di se stessa, conosce la famiglia ed i compagni d’arme di Rhys e si prepara all’arrivo di una minaccia ben peggiore da Hybern.

La Corte di Nebbia e Furia è il secondo romanzo della saga romance-fantasy di Sarah J. Maas ambientato nel continente fantastico di Pyritian con protagonista Feyre. Anche questo romanzo ha il suo adorato acronimo: ACOMAF, da non confondere con ACOTAR (il primo) o con… No, il terzo mi riservo di scriverlo nella recensione del libro seguente!
Anche qui arrivo in ritardo sulla lettura di una saga che ormai è diventata veramente mainstream, per cui cosa dire che non sia già stata detta da tutti i blogger?
Spoiler: non so rispondere a questa domanda perché ho letto solo un paio di recensioni su Goodreads. Quindi vi racconterò in breve le mie impressioni.
Dal punto di vista della trama e dell’ambientazione, La Corte di Nebbia e Furia migliora rispetto al primo libro. Sono presenti dinamiche molto popolari nei fantasy, ma funzionano meglio rispetto al romanzo precedente. La cerchia dei personaggi si allarga, rendendolo leggermente più corale, anche se la linea narrativa segue sempre Feyre.
C’è anche una dimensione psicologia più approfondita e vengono trattati temi quali ansia, sindrome post traumatica e relazione abusiva con tanto di figura maschile totalmente dominante.
Gli aspetti che non mi hanno convinto invece sono: primo su tutti l’ingiustificata lunghezza del libro, ci sono almeno 150 pagine di troppo che appesantiscono il ritmo; secondo, la decisione di fare un’improvvisa inversione ad U sulle linee narrative dei personaggi; infine la prosa a tratti troppo enfatica e le scende d’azione raccontate in modo confusionario.
– Cercherò di non fare troppi spoiler ma sappiate che qualcosina troverete andando avanti –
Che Tamlin fosse un idiota l’avevamo capito anche nel primo libro, qui nel secondo però diviene addirittura la fonte di ogni male capitato a Feyre. Scelta che ci potrebbe stare se non fosse per il fatto che serva a creare un paragone continuo con Rhysand, mettendo quest’ultimo in costante buona luce.
Ricordiamo che Rhysand nel primo libro ha ucciso a sangue freddo e torturato persone, per non parlare dell’aver ingannato e ricattato Feyre, averla ripetutamente drogata e fatta ubriacare, averla molestata fisicamente e verbalmente e chi più ne ha, più ne metta.
Insomma sarebbe lecito pensare che Rhys è uno stronzo, invece no! Con un doppio avvitamento scopriamo che in realtà è uno stinco di santo, un eroe, per di più con capacità da amatore tali da far tremare le montagne (letteralmente).
Feyre continua ad essere simpatica quanto l’esito di un tampone positivo e non si capisce come tutti vogliano proprio lei, ma qui mi fermo. Unica in grado di batterla in termini di capacità di farsi ben volere è la sorella, Nesta, che proprio non ce la può fare a dire una frase con un ph superiore a 2.5.
Sugli altri personaggi non mi dilungo, alcuni più stereotipati, alcuni più interessanti, vedremo se avranno un’evoluzione ne terzo capitolo della saga.
Un ultimo pensiero sul finale. Una scena scritta in modo davvero confusionario e – a mio avviso – senza senso. Si poteva scrivere molto, molto meglio.
In conclusione La Corte di Nebbia e Furia (Acomaf) è un secondo romanzo che ha il pregio di superare il primo in quasi tutti gli aspetti, che crea un buon intrattenimento, ma in cui non vanno ricercati strutture narrative sorprendenti, grande prosa o personaggi complessi.
Ps. Lo so che volete sapere se sono presenti scene di sesso. Sì, ce ne sono. Alcune sono importanti e funzionali alla trama, altre invece sono totalmente gratuite e degne di nota al pari di alcune sceneggiature di film hard.
Pps. Il sex-texting esiste anche qui, e senza l’ausilio di smartphone!
| TRAMA | 3 |
| PROSA | 2 |
| AMBIENTAZIONE | 3,5 |
| PERSONAGGI | 2,5 |
| RITMO | 2,5 |
Consigliato? Se vi è piaciuto il primo, se cercate una storia che vi intrattenga, se non sapete cos’è una relazione problematica.
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