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Fidanzati dell’Inverno

Titolo OriginaleLes fiancés de l’hiver 
Autore:Christelle Dabos
Anno:2013
Titolo in italiano:Fidanzati dell’Inverno
Genere:Fantasy / Young Adult
Serie:L’Attraversaspecchi – 1 di 4
Edizione:edizioni e/o

Le vecchie dimore hanno un’anima, si sente spesso dire. Su Anima, l’arca in cui gli oggetti prendono vita, le vecchie dimore avevano più che altro la tendenza a sviluppare un carattere orribile.

Trama:

Ofelia vive su Anima, dove gestisce un museo di cimeli di famiglia grazie alla sua grande dote di lettrice della memoria degli oggetti. Le matriarche però accordano un matrimonio combinato con un sovrintendente dell’arca Polo. Ofelia decisamente contraria, parte suo malgrado per raggiungere la dimora di Thorn, il glaciale fidanzato, assieme alla zia Roseline. Qui verrà dapprima reclusa nella dimora della zia di Thorn, poi dovrà seguirla a corte a Chiardiluna, dove gli intrighi politici e le cospirazioni sono il pane quotidiano dei nobili. In un gioco di poteri sempre più pericoloso, Ofelia dovrà trovare le sue risposte e districarsi nel nuovo mondo.

I Fidanzati dell’Inverno è il primo libro della tetralogia scritta da Christelle Dabos. Fin dalle primissime pagine sono rimasta piacevole colpita dell’ambientazione che l’autrice ha ricreato miscelando un pizzico di Steampunk alla Belle Époque, oltre che dalla prosa armoniosa ed efficace.

Il mondo è suddiviso in Arche, ovvero 27 continenti fluttuanti collegati fra loro da aeroporti e dirigibili. Ho trovato molto interessante il worldbuilding e la scelta di assegnare talenti molto diversi fra loro alle varie famiglie citate nel romanzo.
Ad esempio sull’arca di provenienza di Ofelia, Anima, gli abitanti hanno il dono di animare gli oggetti, ripararli o far raccontare loro la propria storia. Curiosa l’idea di fornire la protagonista di un altro talento speciale, quello di saper attraversare gli specchi.

Purtroppo le note positive si fermano un po’ qui dal mio punto di vista. I personaggi, tolta forse la protagonista, sono piuttosto monocorde e stereotipati.
Parliamo un attimo di lei, Ofelia. Subito ci viene descritta come goffa, miope, minuta e silenziosa. L’immagine della remissione. Lei non cura il proprio lato estetico, è particolarmente asociale, non spicca per acume e tende a disprezzare le altre donne che esaltano la propria femminilità.
Sebbene di malavoglia, si fa sempre trascinare nell’azione, se così vogliamo definire fare vita di corte ed attendere ad eventi, senza prendere mai una posizione netta.
Forse verso la fine iniziamo ad intravedere una piccola crescita, ma mi riserbo di rinviare il giudizio al termine del secondo volume.

Ora veniamo al protagonista maschile con cui dovremmo empatizzare. Oltre al fatto che in 500 pagine spiaccicherà sì e no una ventina di frasi articolate, Thorn è una statua di ghiaccio altissima – cosa che ci viene ripetuta ogni volta che il personaggio è in scena – dai modi sgarbati, dai fini misteriosi e privo di qualsiasi fascino. È un essere dispotico e per nulla attento al prossimo.

La chimica tra i due protagonisti è inesistente, c’è un fortissimo squilibrio nella coppia e, per fortuna, Ofelia non incarna il ruolo della povera innamorata del bello e tenebroso.
Se in Twilight abbiamo una relazione tossica, qui abbiamo proprio violenza psicologica ed abusi di potere.

Il ritmo del romanzo è decisamente lento nella prima metà, tant’è che ho avuto la sensazione di leggere un lunghissimo prologo. Nella seconda metà invece assistiamo a più azione ed intrighi, in un buon crescendo fino ad arrivare al finale che ovviamente apre al secondo libro della saga.

In questo romanzo non aspettatevi azioni rocambolesche o grandi battaglie, è tutto molto più raccolto ed interiorizzato. Ci sono intrighi e giochi di potere legati alle dinamiche di corte, nozioni geopolitiche e qualche mistero da decifrare. Questa caratteristica a me è piaciuta, perché lo differenzia un po’ dal panorama YA.

L’ultima riflessione che voglio fare è quella legata alla figura della donna in questo romanzo. All’apertura Anima ci viene descritta come una società matriarcale, eppure le donne non fanno mai una buona figura: sono dispotiche e dedite a creare buoni matrimoni combinati. Appena compare la figura di Thorn, ad Ofelia viene intimato di obbedire sempre al marito, what?
Riguardo alle donne che troviamo su Polo, la seconda arca, il discorso precipita ulteriormente. È vero che tutta la corte viene descritta come un covo di serpi dalla bella facciata, ma sono le donne ad uscirne peggio. Sono loro che usano la propria femminilità per manipolare gli uomini, sono loro che hanno comportamenti lascivi e lussuriosi, sono loro che per questo devono essere denigrate.

Sembra che in qualche modo la Dabos, attraverso Ofelia, condanni alcuni aspetti dell’essere donna, tant’é che gli unici personaggi femminili con connotazioni positive si vestono da uomo o non curano il proprio aspetto. Insomma, come al solito sono le donne le peggiori nemiche delle donne.

Il giudizio finale è un , leggerò il secondo capitolo perché la seconda parte del romanzo mi ha incuriosita e perché spero di trovare una bella evoluzione del personaggio di Ofelia.

TRAMA 3
PROSA4
AMBIENTAZIONE4
PERSONAGGI2
RITMO2,5
Gradimento da 1 a 5

Consigliato? Per l’ambientazione particolare

Classificazione: 3 su 5.

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8 pensieri su “Fidanzati dell’Inverno”

    1. La saga di Nevernight di Jay Kristoff, sempre YA ma abbastanza cruda. Carina la serie di “Shadow and Bone” della Bardugo, “La trilogia delle gemme” di Kerstin Gier, molto leggera ma si legge d’un fiato, la primissima trilogia di Shadowhunters e mi erano piaciute molto le “Cronache del mondo emerso” della Troisi. Poi ci sono davvero moltissimi titoli, dipende anche dal genere che ti può interessare, queste sono tutte bene o male fantasy

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  1. Caspita, è la prima volta che leggo una recensione non esaltata di questo romanzo! La cosa mi fa molto piacere, perchè almeno parto con delle aspettative ridimensionate. Mi hanno regalato questo libro un sacco di tempo fa e ancora non ho avuto occasione di iniziarlo… sinceramente mi ha più intrigato leggere dei suoi difetti nella tua recensione che le lodi sperticate di altri! Grazie!

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    1. Capisco che questo libro sia molto conosciuto amato da tanti. In molti mi hanno consigliato di leggere i successivi capitoli, cosa che farò perché non è giusto esprimere un giudizio su una saga basandosi solo sul primo libro. Queste ovviamente sono le mie impressioni, probabilmente perché non mi vanno giù alcuni cliché dei young adult 😅
      In ogni caso buona lettura, spero che comunque ti lasci qualche cosa di positivo.

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