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Nevernight. I grandi giochi

Titolo Originale:Godsgrave
Autore:Jay Kristoff
Anno:2017
Titolo in Italiano:Nevernight. I grandi giochi
Genere:Fantasy
Saga:Nevernight 2 di 3
Edito in Italia da:Mondadori
Nevernight. I grandi giochi, secondo volume degli accadimenti di Illuminotte di Jay Kristoff


«Non sarà qui che morirò».

Strinse le dita a pugno.

«Ho fin troppe persone da eliminare»

Trama: Mia Corvere è una Lama della Chiesa Rossa. La ritroviamo a distanza di qualche mese dai sanguinari accadimenti del primo volume (Qui la recensione se ve la siete persa!). Nonostante abbia salvato il Culto dopo l’attacco da parte dei Luminatii guidati dal Tribuno Marcus Remusuno, uno dei tre nomi della sua death list, i rapporti con la Chiesa Rossa sono tesi. Mia difatti ha fallito l’ultima prova, uccidere un innocente ed essere stata consacrata dal morente Signore delle Lame non è – per citare Kronk delle Follie dell’imperatore – un valido argomento. Così dopo quasi un anno e diversi omicidi sul curriculum, Mia incontra una sua vecchia conoscenza durante una missione che la spinge a dubitare del Culto stesso. Intraprenderà allora un percorso tortuoso fatto di sangue, sudore e sofferenze per avvicinarsi alla sua vendetta. Si venderà come schiava e inizierà la sua lotta da gladiatii.

Come già detto, questo è il secondo libro della trilogia scritta da Jay Kristoff sugli accadimenti di Illuminotte (Nevernight in inglese). Se leggendo il primo volume ho avuto qualche difficoltà di adattamento allo stile nella parte iniziale, qui mi sono subito ritrovata immersa nel proseguimento della trama. Sempre presente l’alternanza di scene presenti e flashback ma, decisamente meno confusionaria. Avendo già letto il primo libro, non ho avuto sensazioni sgradevoli ritrovando le eccentriche scelte stilistiche, le note a pié di pagina e i commenti ironici dell’autore.

Rispetto a Nevernight, l’ambientazione si sposta da Godsgrave/Venezia per concentrarsi principalmente su territori più aridi. Sangue, sabbia e colossali arene in cui si sfidano indomiti gladiatori per ottenere gloria e libertà. Il richiamo all’antica Roma qui è palpabile, alcune scene davvero ben scritte tanto che, sembra di assistere ai combattimenti dal vivo. Leggendo, si poteva quasi sentire il calore torrido e l’odore di sabbia salire dalle pagine.

La crescita del personaggio – che detto sinceramente aspettavo – c’è, anche se essendo il romanzo d’intermezzo, non si arriva ad una piena maturazione. Inizia ad intravedersi in Mia una visione più collettiva e meno egoistica della Repubblica in cui vive, in cui schiavismo e corruzione sono tangibili piaghe sociali. Ho apprezzato l’inserimento di nuovi personaggi e lo sviluppo dei rapporti tra Mia e alcune figure del primo libro. Kristoff non ci fa mancare le scene erotiche ma le addolcisce mentre, non si risparmia certo sui combattimenti tra gladiatori.

Il ritmo della narrazione, soprattutto nella parte finale, è incalzante. Ci sono notevoli colpi di scena, anche se qualcuno pare un po’ telefonato. Nel complesso I grandi giochi è un romanzo piacevole ed avvincente che crea un ponte perfetto tra il primo ed il terzo – e conclusivo, volume della saga.

Consigliato?

Classificazione: 4 su 5.

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