molto vapore per nulla. recensione di the neverlandtales
Fantasy, Recensioni

Molto vapore per nulla

Titolo Originale:Molto vapore per nulla
Autore:Stefano Ottaviani
Anno:2023
Genere:Fantasy – Steampunk
Edizione:Gainsworth Publishing

«Il signor Langston sa anche correre, ma questo non lo rende un corridore» spiegò il maggiordomo. «La sua conoscenza del mondo arcano è superficiale e dilettantesca, tanto quanto la sua corsa è maldestra e funzionale solo alla fuga più becera.»
«Una vera cascata di complimenti, Alford. Ricordami di non darti lo stipendio, a fine mese.»
«Come ogni mese, signore.»

Nella Londra vittoriana il padre di Catherine, Lord Webster, viene misteriosamente rapito proprio all’alba di una nuova proposta di legge in parlamento: schedare tutti gli Strix, gli esseri magici come elfi, gnomi, licantropi, goblin, eccetera. Insomma, tutti tranne i vampiri, che governano Londra da più di un secolo. Di fatto la regina Vittoria è proprio una vampira. E in questo quadro socio-politico complicato, Catherine si rivolge disperata ad una delle figure più controverse, per non dire patetiche e impensabili: Harvey Langston, giovane studioso di magia e avventuriero. Insieme inizieranno le indagini per trovare il lord rapito e scopriranno una cospirazione più grande del previsto. Tutto questo tra creature magiche dalla dubbia moralità, industriali che hanno sposato la tecnologia del vapore come fonte di energia magica e demoni millenari che complicano il tutto.

Molto vapore per nulla è il romanzo d’esordio dell’autore Stefano Ottaviani pubblicato da Gainsworth Publishing, che voglio ringraziare per avermi dato l’opportunità di poter leggere questo libro.

Il mio amore per lo Steampunk va avanti da almeno 15 anni – ahi, che male il passare del tempo – e nonostante ciò, credo di aver letto al massimo un paio di romanzi che vagamente richiamassero alcuni elementi tipici di questo filone artistico. Finalmente qui ho sentito l’ambientazione steampunk.

Mi è piaciuta la componente mistery fantastica – anche se in alcuni momenti mi ha ricordato qualche fumetto di Dylan Dog. Mi è piaciuto il ritmo del romanzo, la conclusione finale ma soprattutto mi sono divertita durante la lettura grazie ai personaggi.

Worldbuilding ricco mi ci ficco

Prima di approcciarmi alla lettura, pensavo che avrei trovato in Molto vapore per nulla un’ambientazione steampunk “classica”, macchine a vapore, ingranaggi, tecnologie alternative e ovviamente ispirazione vittoriana. Quello che non mi aspettavo di trovare, era una seconda componente fondamentale del worldbuilding scelto: la magia e la presenza di moltissime creature magiche differenti.

Sembra che in questo cocktail non manchi quasi nulla: vampiri, umani che studiano e usano la magia, licantropi, troll, goblin, gnomi, elfi oscuri, mutaforma e demoni. E forse la lista non finisce qui. Sulle prime sono rimasta stupita dalla così generosa presenza di tanti elementi fantastici differenti, però – sì, c’è un però – Ottaviani è riuscito nel coniugare tutto in un worldbuilding coeso e credibile.
L’idea di base che l’energia del vapore, quindi l’elemento steampunk per eccellenza, potesse alimentare la magia, elemento del fantasy, è stata la soluzione chiave per far funzionare il tutto.

Certo concentrare in poco più di 300 pagine tutta questa complessità, vuol dire che ogni tanto sono presenti – per forze maggiori – parti esplicative e non sempre fluide.

Personaggi sventurati

In prima linea, Harvey Langston su tutti. È disagiato, sempre fuori luogo, sprovveduto e profondamente sfigato. Ma anche curioso e fintamente antieroe e, per richiamare la prosa di Ottaviani, simpatico come quell’aneddoto sul miglior pudding mai mangiato.
Ma, come Bruce Waine, Harvey non starebbe in piedi da solo senza il suo fedele maggiordomo, Alford, che sì, per me è stato un po’ come la trascrizione vittoriana di Groucho.

Ho trovato un pochino meno a fuoco il personaggio di Catherine – un po’ troppo donna indipendente, risoluta e avventurosa per essere la figlia di un lord in quel contesto storico – e, un villain (di cui non farò il nome per non fare spoiler) abbastanza stereotipato. Interessanti invece Fenton e Zeph, quest’ultimo esemplare perfetto del morally grey character ma senza la componente da manzo di razza con mascella scolpita e sguardo penetrante.
Alla fin della fiera, questa compagnia disfunzionale di personaggi funziona bene e diverte.

Trama. Sì al mistery ma non troppo

Sulla trama mi è rimasto qualche dubbio. Alcune rivelazioni sono state ben prevedibili già a metà lettura e avrei preferito forse uno svolgimento più articolato di tutta la prima parte. Tutta la storia si svolge in una manciata di giorni e, sebbene questo sia un ottimo punto a favore del ritmo narrativo, porta il lettore da zero a cento troppo velocemente e perdendo qualche pezzettino per strada.

Prosa. Ironia e metafore a gogò

Credo che ci siano poche vie di mezzo nell’approccio del lettore allo stile di Molto vapore per nulla, o ci si fa trascinare dall’ironia o si rimane infastiditi per tutto il corso della lettura.
Dopo un primo approccio inaspettato, io sono salita a bordo del primo treno, accettando l’anima cazzara – senza offesa eh, passatemi il termine – del romanzo e mi sono divertita molto nella lettura.

Ecco, se state cercando un romanzo serio, avete sbagliato libro.
L’ironia, più o meno sarcastica a seconda delle scene, è una componente cardine di questo romanzo, sapevatelo!
E forse, è proprio uno dei suoi punti di forza .

Per quanto riguarda la prosa e lo stile narrativo, non ho sempre apprezzato la moltitudine di metafore disseminate nei capitoli. A volte le ho trovate ridondanti, ma è un gusto personale.
Il libro è narrato in terza persona e ogni tanto l’obiettivo si sposta da un personaggio all’altro per seguire lo svolgersi delle azioni tra un capitolo e l’altro.

Per arrivare al dunque, leggete Molto vapore per nulla se siete in cerca di una lettura divertente, ricca di elementi magici, steampunk e amate quei personaggi che, poverini, sembrano proprio non farcela mai e vivere sotto i cieli del mai ‘na gioia.
Io l’ho trovato imperfetto e spassoso, e mi sono goduta la lettura con gaia euforia.

Valutazione:

Classificazione: 3.5 su 5.
Gradimento da 1 a 5
  • Mistery
  • Harvey falso antieroe
  • Why so serious?

Sì, in primis perché è steampunk e poi perché è molto spassoso da leggere.

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Un po’ di steampunk?

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