| Titolo Originale: | The House in the Cerulean Sea |
| Autore: | T. J. Klune |
| Anno: | 2020 |
| Genere: | Cozy Fantasy – YA |
| Edizione: | Oscar Vault Mondadori |
«Ma perché fanno così?» […]
«Hanno paura di ciò che non capiscono. E la paura di trasforma in odio per ragioni che, sono sicura, sfuggono anche a loro. Visto che non capiscono i bambini ne hanno paura, e visto che ne hanno paura, li odiano. Non può essere la prima volta che le capita. Succede ovunque.»
Trama
Linus Baker è un uomo che ha passato la quarantina, è in sovrappeso e conduce un’esistenza solitaria, ma è un bravo assistente sociale. Impiegato al DIMAM – il Dipartimento per la Magia Minorile, è ligio al dovere, sempre imparziale e con un grande occhio critico. Tutti i casi che gli vengono affidati – e le ispezioni agli orfanotrofi – vengono svolti con estrema accuratezza.
A rompere la consuetudine, arriva un’inaspettata convocazione da parte della Dirigenza Suprema per esaminare e stilare un rapporto dettagliato su un orfanotrofio Top Secret che ospita sei bambini fuori dall’ordinario, su una piccola isola remota.
Una volta giunto sull’isola Linus vedrà messe a dura prova le proprie convinzioni, perché quei sei bambini sono davvero speciali, tanto quanto il direttore dell’orfanotrofio in persona: Arthur Parnassus.
Quanto inciderà un mese di permanenza sull’isola a stretto contatto con i suoi abitanti, sulla vita di Linus?

La casa sul mare celeste è uno dei libri più famosi del BookTok. Pubblicato nel 2020, è arrivato in Italia l’anno seguente ottenendo grandi consensi.
Nonostante tutto l’hype generato, devo dire che non sono stata subito attratta dalla pubblicazione, tant’è che mi sono convinta a leggerlo a Dicembre 2024 perché ero in cerca di una lettura leggera e che mi mettesse di buon umore. Siccome la descrizione più popolare di questo romanzo è di “libro coccola”, mi son detta che forse era arrivato il momento di provare questa coccola, per vedere se leggendolo avrei effettivamente provato l’effetto balsamico tanto declamato.
E diciamolo, in parte sì. Ma siccome sono già passati troppi anni dalla mia fanciullezza, ho letto tre quarti di questo romanzo con la perenne sensazione di aver mangiato dei dolcetti grondanti miele. Troppo, troppo miele.
Sarà che dopo i 30 i livelli di cinismo salgono esponenzialmente ogni anno, sarà che forse il libro è stato decantato troppo sui social, per me La casa sul mare celeste rientra appieno nella lista dei libri che avrei amato da adolescente, ma di cui ora non riesco a subire il fascino.
E tante grazie, il romanzo è un Young Adult – quindi scritto per un pubblico giovane – verissimo, e aggiungo anche uno di quei libri che d’ora in poi consiglierò calorosamente, ma non sono riuscita a togliermi dalla testa l’effetto “frasi da cioccolatino”.
Klune ci tiene a comunicare messaggi importanti: siamo speciali nella nostra diversità e andiamo bene così. Casa non è un luogo ma, le persone che scegliamo di amare e proteggere. Il cambiamento inizia dal singolo individuo e i pregiudizi sono quanto di più lontano dalla verità.
Sono tutti messaggi bellissimi e che avrei voluto ricevere da piccolina, solo trovo siano messi lì in maniera ridondante e didascalica, quasi stucchevole. Davvero il libro è infarcito di frasi fatte.
Per quanto riguarda un’analisi più oggettiva, il romanzo è scritto bene. Narrato in terza persona, il ritmo è buono, le descrizioni sono efficaci e la prosa molto scorrevole. Ho storto il naso per qualche scelta di traduzione, ma tutto sommato l’esperienza di lettura non ne ha risentito.
Avrei preferito un world building più approfondito, perché ci vengono presentate tante creature magiche e un dipartimento di controllo della magia minorile, ma non sappiamo null’altro di come questo mondo magico si intersechi con quello non magico. Direi che per quella che è la lunghezza del romanzo, dobbiamo accontentarci.
Klune vs Rowling
I personaggi sono interessanti, anche se devo dire che nella prima metà del libro, Linus Baker è palesemente il Ragionier Ugo Fantozzi. E quanti come me hanno avuto la forte impressione che tutto il libro sia una fanfiction (ben scritta eh!) di Harry Potter?
Per me Arthur Parnassus è palesemente ispirato ad Albus Silente – la versione buona e misteriosa dei primi libri, non quella complessa e manipolatrice della fine – mentre Linus mi è sembrato una buona via di mezzo tra Neville Paciok e Percy Weasley. Lo so, sembra un cocktail improbabile, ma nel libro di Klune funziona.
Provocazione fanfiction a parte, ho sentito molto l’influenza di J.K. Rowling nella scrittura di Klune – probabilmente non voluta dall’autore – specie nei primi capitoli e nella presentazione di alcuni personaggi.
C’è da sottolineare però che negli ultimi anni, Klune ha più volte rilasciato interviste contro la retorica transfobica della Rowling, arrivando addirittura a dichiarare che il seguito Da qualche parte al di là del mare (Somewhere beyond the sea) è stato scritto proprio per sostenere la comunità trans e il villain del libro è deliberatamente ispirato all’autrice britannica.
Bambini speciali
I bambini di Klune sono speciali davvero. Non solo per le loro peculiarità magiche, ma perché racchiudono storie, caratteri e tratti, di altre migliaia di bambini che vivono nel nostro mondo reale. Certo che mettendo insieme i fattori bimbi speciali e casa d’accoglienza, l’effetto X-Men è lì dietro l’angolo, ma ho trovato originali le scelte fatte da Klune nella scelta dei suoi personaggi.
Questa in origine voleva essere una breve recensione. Breve non lo è stata, ma confido nel vostro amore per la lettura se siete arrivati fino a qui. Mi fermo, promesso, e vi lascio le mie conclusioni.
La casa sul mare celeste è un libro che merita di essere letto? Sì, senza dubbio da giovani, ma tenendo a mente alcuni aspetti sul target, è godibile anche da adulti.
È il libro dei buoni sentimenti, della fiducia nella bontà umana e della rivalsa del coraggio nato dall’amore, sul grigiore delle routine in cui ci si trova incastrati.
Valutazione:
| TRAMA | 3 |
| PROSA | 4 |
| AMBIENTAZIONE | 4 |
| PERSONAGGI | 3 |
| RITMO | 5 |
Trope presenti:
- Found family
- Queer (M-M love)
- Low fantasy
Consigliato?
Sì, a tutti gli adolescenti
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