
| Titolo Originale: | The Night Circus |
| Autore: | Erin Morgenstern |
| Anno: | 2011 |
| Genere: | Fantasy |
| Edizione: | Fazi |
Il circo arriva inaspettato.
Nessun annuncio lo precede, niente volantini, né affissioni o cartelloni, nessuna menzione sui giornali. Spunta così, semplicemente, dove ieri non c’era.
I tendoni svettano a strisce bianche e nere, niente oro né cremisi. Nessun colore eccetto quello degli alberi e dell’erba dei campi intorno.
Trama:
Celia e Marco fin da bambini diventano pedine di una sfida che si protrae da tempo immemore. Designati come loro malgrado come sfidanti per la vita, ignari dell’identità l’uno dell’altra, verranno schierati su un campo di gioco molto particolare: il nuovissimo e misterioso Cirque des Rêves. Qui avrà inizio una sfida fatta di manipolazioni, magia e illusioni, lunga anni e dall’esito ignoto.

Il circo della notte è un esordio con i fiocchi. Questo romanzo, pubblicato nel 2011, non risente del passaggio del tempo, come succede spesso a diversi fantasy YA. Libro autoconclusico ricco di fantasia, Il circo della notte volendo raccontare una sfida magica, ci narra la storia di due vite, quella di Marco e Celia, e del loro destino ineluttabile.
È corretto definirlo YA? Nonostante sia adatto ad un pubblico giovane, no, non mi sento di usare la dicitura “young adult” per questo libro. Incontriamo i due protagonisti da bambini e seguiamo la loro vita sino all’età adulta.
Per me è stato il primo approccio con l’autrice e ammetto di aver impiegato qualche capitolo ad abituarmi allo stile onirico. Una volta entrata in sintonia, mi son sentita trasportare all’interno dell’ambiente, avvolta dalle descrizioni estetiche e sensoriali che lo caratterizzano.
Nota per la Garber. Così si costruisce una prosa evocativa, non come in Caraval (che a questo punto mi sembra molto un’opera derivata).
Ho apprezzato che l’ambientazione, il terreno della sfida, ovvero il cirque dès rèves, fosse anch’essa viva e mutevole nel corso del romanzo. Un po’ come se la trama costruisse l’ambientazione e viceversa.
I personaggi principali sono ben definiti, non assoggettati ai soliti cliché, mentre quelli secondari costituiscono un vivaio più ampio e a tratti stereotipato: individui bizzarri e pittoreschi che ravvivano le pagine di un libro altrimenti un poco carico di verve.
Il circo della notte è una lettura che mi ha veramente ricordato il mondo del circo, non tanto per le scene che si trovano al suo interno, quanto per la varietà di dettagli, sensazioni e per il cast di personaggi tragicomici.
Nel complesso mi è piaciuto, mi ha piacevolmente intrattenuta ed è riuscito a trasportarmi lontano.
A chi consiglio questa lettura?
A chi ama le descrizioni minuziose, a chi è in cerca di un’ambientazione magica e insolita in grado di affascinare, a chi ama le storie d’amore atipiche, quelle più interiorizzate che vissute, a chi vuole farsi cullare da una lettura elegante ed evocativa.
| TRAMA | 3,5 |
| PROSA | 4 |
| AMBIENTAZIONE | 4,5 |
| PERSONAGGI | 3 |
| RITMO | 3 |
Consigliato?
Sì, come scritto sopra, non aspettatevi un thriller.
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