| Titolo Originale: | Una Cenerentola a Manhattan |
| Autore: | Felicia Kingsley |
| Anno: | 2018 |
| Genere: | Romance |
| Edizione: | Newton Compton Editori |
Non sono mai stato tanto sincero con nessuno al mondo, né mai sono stato a mio agio con nessuna, in questo modo, senza desiderare altro. Potrei pagare l’orchestra per suonare tutta la vita e stare così con te.
Trama:
Riley Moore ha cinque anni quando suo padre, rimasto vedoco, si risposa con Mathilda Tremaine. Quando nell’aprile 2000 muore anche il padre, e Mathilda decide di vendere la grande casa storica dell’Upper West Side per comprare un attico nell’Upper East Side, la vita inizia a farsi ancora più dura per Riley. Nel 2008 si trova a dover cedere le quote del giornale posseduto dalla madre, l’unica sua eredità, per poter pagare l’università.
Nel 2017 è laureata, senza un soldo, fa tre lavori e sopporta i soprusi di matrigna e sorellastre al giornale. Sogna di poter pubblicare il proprio romanzo e proprio per questo deve assolutamente infiltrarsi al Global Media Gala per consegnare il proprio manoscritto all’editore. Ma come fare per andarci in incognito? Per fortuna in suo aiuto interverranno Deva e Karl, vicini storici e amici di famiglia e lo stylist della rivista per cui lavora gratuitamente.
Solo che al gala, si imbatterà in un bellissimo principe con cui passerà una serata da favola e quando questo per ritrovarla appenderà manifesti giganti per tutta Time Square, il cerchio inizierà a stringersi.

Se non è la prima volta che vi ritrovate qui a girovagare sul blog, sapete anche che i romance non sono proprio la mia cup of tea. Però c’è sempre una prima volta!
Direi che dopo numerosi e deludenti approcci al genere, ho trovato Una Cenerentola a Manhattan, un romance molto piacevole, scorrevolissimo. In sostanza ha soddisfatto le aspettative: durante la lettura mi sono sentita piacevolmente intrattenuta.
Certo non essendo una grande estimatrice del genere, leggere alcune scene erotiche o dialoghi da alte cariche ormonali, mi mette sempre in una strana condizione, a metà fra l’imbarazzo per i protagonisti (che se fossero persone reali che davvero si esprimo in quella maniera, sarebbero degni di Jersey Shore), a metà divertita dalle incredibili situazioni in cui tutti gli astri si congiungono per procurare ai personaggi botte di culo interstellari.
Quello che ho apprezzato, rispetto ad altri romanzi dello stesso genere letti in passato, è che l’autrice ha costruito un cast di personaggi stratificato e che ruota attorno ai due protagonisti. Il narratore è in terza persona e segue sia il punto di vista di Riley, sia quello di Jesse – il bonazzo, nonché principe moderno metropolitano.
Ho scoperto che il mondo del romance – così come quello del fantasy di ultima generazione – ha tutta una terminologia specifica utilizzata per indicare determinate dinamiche. Parliamo di trope letterari, ovvero dinamiche o espedienti narrativi ricorrenti utilizzati da più autori/autrici.
Ci sono tanti cliché? Sì ma scritti bene. In questo caso possiamo parlare di friends with benefits e identità nascoste, però c’è anche un inflazionato gioco degli equivoci a reggere gran parte della trama.
Come esplicitato dal titolo, il romanzo è un retelling della fiaba di Cenerentola in chiave moderna. Ci troviamo nella lussuosissima Manhattan dell’Upper East Side e tra personaggi, riviste d’alta moda e sorellastre stronze, si colgono tutte le vibes di derivazione Il diavolo veste Prada.
I personaggi sono secondari sono volutamente stereotipati, quasi delle caricature, mentre nella protagonista troviamo un po’ più di complessità interiore. Ho apprezzato anche che in fondo non sia lui a salvare lei – anche se c’è da dire che la fortuna di Riley farebbe invidia persino a Gastone.
Le scene erotiche sono presenti in grande quantità, anche se sinceramente prima di accostarmi alla lettura, non pensavo sarebbero state così importanti all’interno del romanzo.
Forse un aspetto che non ho gradito particolarmente, è la misoginia di fondo presente nel romanzo. Non è solo Riley ad esserlo, a sminuire continuamente sorellastre e matrigna, ma tutta la narrazione per mettere in risalto la protagonista, va a screditare profondamente tutte le altre figure femminili. Sì alla critica alla superficialità, ma qui siamo un po’ too much per me.
Ho visto che in giro consigliano la lettura di questo libro a partire dai 16 anni. Non so quali siano i vissuti degli adolescenti di oggi, io a 16 anni probabilmente avrei dovuto fare ricorso alle Barbie per capire alcune scene! E sono rimasta scandalizzata nel trovare ragazzine di 12 anni su TikTok che hanno letto questo libro e anche altri romanzi romance/erotici. Forse troppo precoci?
Personalmente, ne consiglio una lettura in età più matura per poter comprendere e apprezzare meglio tutto quanto.
Dunque, leggerò altri romanzi della Kingsley? Probabilmente sì quando avrò voglia di concedermi piacevoli letture d’intrattenimento.
| TRAMA | 3 |
| PROSA | 3 |
| AMBIENTAZIONE | 4 |
| PERSONAGGI | 2 |
| RITMO | 4 |
Consigliato?
Sì se amate le fiabe romantiche, la moda, i lieto fine, non disdegnate l’erotismo e un po’ di sano e leggero intrattenimento.
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