| Titolo Originale | From Blood and Ash |
| Autore: | Jennifer L. Armentrout |
| Anno: | 2020 |
| Titolo in italiano: | Sangue e Cenere |
| Genere: | Fantasy – Romance |
| Serie: | Blood and Ash – 1 di 4 |
| Edizione: | Harper Collins |
E io… io ero Penellaphe del Castello di Teerman, della stirpe dei Balfour, favorita della regina.
Ero la Vergine.
La Prescelta.
E in poco meno di un anno, il giorno del mio diciannovesimo compleanno, sarei ascesa come tutti i Lord e le Lady in Attesa. Le nostre ascensioni sarebbero state diverse, ma sarebbe stata l’Ascesa più numerosa dalla Benedizione dei primi dei, dopo la fine della Guerra dei due Re.
Trama:
Poppy è la Maiden, ovvero laVergine, la Prescelta. Perché nel suo mondo, al di fuori della cinta muraria del castello, tra le nebbie si nascondono terribili mostri maledetti. Gli stessi mostri che fecero a pezzi la sua famiglia durante un attacco, cui lei sopravvisse riportando profonde cicatrici su un lato del volto, ma senza subire la maledizione.
La vita di Poppy è fatta di divieti, riti religiosi cui assistere e soprusi da sopportare. Le cose inizieranno a cambiare a seguito di nuovi attacchi da parte dei sostenitori di Atlantia, nemici dell’Impero e, quando verrà nominata la nuova guardia personale della Prescelta: Hawke Flynn. Bello, conturbante e dall’aura misteriosa, Hawke spingerà Poppy a prendere in mano il proprio destino, fino a quando la situazione non si farà pericolosa.

Sangue e Cenere è il primo romanzo della nuova saga fantasy dell’autrice americana Jennifer L. Armentrout.
“Ok, la prima frase è andata bene. Dai Fra, ce la puoi fare.”
Inizio subito male, questo libro non mi è piaciuto per niente. Non ho trovato un singolo elemento che mi abbia fatto apprezzare la lettura.
Dicono che il genere sia High Fantasy. A me è sembrato un Dark Romance con qualche elemento fantasy. L’ambientazione è confusa, approssimativa. Dovremmo trovarci in un mondo magico che ricalca il periodo medievale, ma persino il castello in cui si svolge buona parte del romanzo ha un’architettura non chiara.
Il focus del romanzo però non sono grandi viaggi o gesta eroiche, ma è la storia d’attrazione tra Poppy e Hawke. Ho volutamente scritto attrazione, perché parlare di amore mi sembra un insulto al termine stesso.
La trama non è particolarmente strutturata, la prima parte avrebbe dovuto essere investigativa, per poi portare il lettore nel cambio di registro e aprire all’azione vera e propria. Peccato che ci siano buchi di trama, scene fini a se stesse e i colpi di scena siano telefonati dal terzo capitolo.
Sui personaggi l’opinione non migliora. Per quanto l’autrice abbia dato a Poppy l’acume di un broccolo, e tante contraddizioni quante lenticchie accompagnano il cotechino a Capodanno, bene o male, lei è l’unico personaggio che ha una sorta di storyline nel romanzo. Gli altri sono dei cartonati, immobili.
Il vero tasto dolente per me è stato Hawke. Non per quanto sia odioso, per quante volte ci venga detto che ha gli occhi color ambra o che il sapore della vagina di Poppy sappia di miele (no, non sto scherzando), quanto per il modo disfunzionale che ha di trattare quella povera sprovveduta che è la protagonista.
Poppy è un personaggio segnato da innumerevoli traumi, in primis dalla tragica morte dei genitori, dal fatto d’essere stata cresciuta per anni con un velo in faccia senza poter parlare a nessuno, ha dei poteri magici che deve nascondere e che le permettono di sentire la sofferenza altrui, viene vessata e molestata da un nobile, viene ripetutamente fustigata dal Duca, vive la dipartita di persone a lei care; insomma la sua intera esistenza è un viale del tramonto delle gioie.
- Sì, ma Hawke la salva, la fa sentire viva, la spinge a ribellarsi. No. Hawke la manipola e la va a stuzzicare sempre e solo su un unico piano, quello erotico.
- Ma l’introspezione della propria sessualità è importante nella formazione della protagonista. Sì, vero, ma non è quello che succede qui. È vero che per Poppy poter decidere della propria vita sessuale è un sacrosanto diritto che le è stato negato, ma forse non è quello preponderante rispetto alla libertà in generale. Cioè, questa poverina non poteva rivolgere la parola a nessuno che non fosse la propria guardia.
- L’unica relazione che si instaura tra i due personaggi è attrazione fisica. In quasi 500 pagine Hawke sembra interessarsi veramente al benessere di Poppy al massimo un paio di volte. In tutte le altre situazioni, il suo modo di confortarla non è ascoltarla, cercare di farle processare i traumi, no. Lui agisce solo sul piano erotico, per puro egoismo aggiungerei.
Stendo un velo pietoso sul finale, che mi ha cringiato moltissimo. Davvero faccio fatica a capire come ci si possa prendere una cotta per quel maniaco manipolatore, ma il mondo è bello perché è vario.
Detto tutto ciò, so che questo romanzo ha conquistato milioni di lettori, per cui se vi è piaciuto, sono contenta per voi, per me è stato un grande, gigantesco no, ma ehi, è il mio modestissimo parere.
| TRAMA | 2 |
| PROSA | 2 |
| AMBIENTAZIONE | 1 |
| PERSONAGGI | 2 |
| RITMO | 2 |
Consigliato? Non da me, anche se è piaciuto a mezzo mondo.
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