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Il Regno di Rame

Titolo OriginaleThe Kingdom of Copper
Autore:Shannon A. Chakraborty
Anno:2019
Titolo in italiano:Il Regno di Rame
Genere:Fantasy
Serie:Trilogia di Daevabad – 2 di 3
Edizione:Oscar Fantastica – Mondadori

«Diventa più facile, con il tempo?»
Finalmente Subha incrociò il suo sguardo. I suoi occhi color stagno erano comprensivi, anche se privi di calore.
«Sì… e no. Impari a prendere le distanze da quello che accade. È lavoro; i tuoi sentimenti non contano. Anzi, possono interferire.» Sospirò. «Credimi… un giorno vedrai la peggiore delle tragedie e nel giro di un’ora starai sorridendo e giocando con tuo figlio, e ti chiederai se non è meglio così.»

Trama:

Sono passati cinque anni dalla notte in cui Alizayd è stato inghiottito da lago e ne è riemerso controllato dai Marid per uccidere Dara. Cinque anni in cui Nahri è diventata la moglie dell’emiro Muntadhir oltre che un’abile guaritrice, cinque anni in cui le lotte interne a Daevabad tra i jinn, i daeva e gli shafit, non hanno fatto altro che peggiorare, mentre il sultano governa con il pugno di ferro e Ali sconta il suo esilio lontano nel deserto.
Cinque anni in cui un gruppo di daeva capeggiato da Manizeh prepara un violento colpo di stato per rovesciare il regno degli Al Qatani e ripristinare il potere dei Nahid.
Incastrata in una vita retta su pericolosi equilibri, Nahri lotterà con tutte le proprie forze per restare a galla tra le sabbie mobili della guerra di potere.

Il Regno di Rame è il secondo romanzo della trilogia di Daevabad, scritta dall’autrice americana Shannon Chakraborty.

Questo secondo capitolo della saga ha un primo capitolo ambientato subito dopo gli eventi del primo libro, poi avviene un salto temporale di cinque anni – che ho apprezzato molto.

Quindi ritroviamo la città e i personaggi cambiati, da una parte le tensioni sociali al limite dell’esplosione della guerra civile, dall’altra Nahri è cresciuta, ha acquisito molto conoscenze nel campo della guarigione ma, è incastrata più che mai nelle trame del sultano.

Ha sposato l’emiro, ha dovuto rinnegare Dara e mettere da parte i propri sentimenti per proteggere il proprio popolo. Credetemi, si avverte profondamente la sua crescita e lèggiamo di una donna più determinata che mai.

Sul personaggio di Alizayd invece si poteva fare un lavoro migliore. Nonostante gli importanti cambiamenti apportati ai suoi poteri, ai suoi cinque anni nascosto nel deserto, il suo sviluppo nella prima parte del romanzo è limitato. C’è da dire però che verso la fine vediamo un Ali che finalmente prende in mano il proprio destino.

Sullo stile e sul world building confermo l’idea che mi sono fatta leggendo il primo libro: belli. In questo secondo romanzo, arrivando freschi dal primo, ci si può godere pienamente la trama senza perdersi in fazioni e tribù.

Anche qui la struttura del romanzo prevede l’alternarsi dei POV di Nahri e Ali, la trama ha dei tratti molto serrati di eventi, intervallati ad alcuni momenti più introspettivi.

Ai personaggi del primo libro, ne vengono affiancati di nuovi e tra questi, abbiamo tre figure femminili diverse fra loro ma tutte molto forti.

L’approfondimento sociale si amplifica e l’autrice inserisce tematiche importanti, che sono assolutamente funzionali alla trama e non collocate a forza. Altro grande punto a favore di questo libro!

Il finale è da fuochi d’artificio.

Tra battaglie, fughe, omicidi e rivelazioni, questo secondo capitolo della saga regala montagne russe di emozioni.

Io non posso che continuare a consigliare questa saga perché a me sta piacendo moltissimo.

TRAMA 4,5
PROSA4
AMBIENTAZIONE4,5
PERSONAGGI4
RITMO4
Gradimento da 1 a 5

Consigliato? Decisamente sì

Classificazione: 4.5 su 5.

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