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Un fato così ingiusto e solitario

Titolo OriginaleA Curse So Dark and Lonely
Autore:Brigid Kemmerer
Anno:2019
Titolo in italiano:Un fato così ingiusto e solitario
Genere:Fantasy / YA – Romance
Serie:Cursebreaker – 1 di 3
Edizione:Oscar Fantastica – Mondadori

Gli ordinerei di fasciarsi, ma tra un’ora, quando il sole sarà sopra l’orizzonte, la ferita non ci sarà più.
E così il sangue sulle mie mani e il sudore sui fianchi del cavallo. I ciottoli saranno caldi dei primi raggi del mattino, e il mio respiro non si condenserà nell’aria. Della ragazza non ci sarà più traccia e la stagione ricomincerà.
Avrò di nuovo diciotto anni. Per la trecentoventisettesima volta.

Trama:

Harper vive a Washington, ha un fratello, Jacob, che lavora con una banda di criminali per ripagare un vecchio debito del padre e, una madre malata terminale. Una sera, mentre attende che Jacob finisca un colpo, vede uno strano individuo rapire una ragazza. Facendosi coraggio lo attacca alle spalle per trovarsi subito dopo in un castello abitato da un principe maledetto e da un mostro. Harper è l’ultima possibilità per spezzare la maledizione, liberare il principe Rhen e salvare il regno di Emberfall, però a Washintong la famiglia non se la passa molto bene.

Un fato così ingiusto e solitario è il primo romanzo della trilogia fantasy/young adult di Brigid Kemmerer. Il libro è stato pubblicato per la prima volta nel 2019 e la trama è basata su un retelling de La Bella e la Bestia.

Tutti i capitoli sono narrati in modo alternato da Harper e dal principe Rhen in prima persona, una scelta stilistica che ci permette fin da subito di conoscere meglio i protagonisti ed empatizzare con loro ma, dall’altro lato lascia ben poco spazio all’immaginazione. Diciamo che tutta la trama è molto telefonata.

Sarà perché parte dalla base di una fiaba molto nota, ma riusciamo a capire come finirà a grandi linee il libro già dai primi capitoli.

Molti appassionati di romance, vi potrebbero classificare questo romanzo come enemies-to-lovers – che tradotto per i millennials come me, vorrebbe dire che presenta delle dinamiche note per cui i personaggi passano da un rapporto di odio/nemesi ad uno d’amore. Io non amo particolarmente le etichette, però per intenderci, nella trama c’è anche questo.

Ah e parlerebbero anche di ship – traduco in gergo anche questo. Una ship è una relazione, immaginaria o meno, che il lettore spera si instauri tra due personaggi. Ecco, per fare la giovane, io vi dico che ho shippato fin dall’inizio Harper e Grey, ma lascio immaginare a voi con chi finirà la bella di questa storia.

Per quanto riguarda i personaggi, questi non sono i più tridimensionali del mondo, anzi forse Harper è alla stregua di una Marie-Sue, però sono comunque credibili e coerenti. Anche il world building, per quanto semplice, si regge in piedi – a parte la possibilità di “traversare” da un mondo all’altro ma, ehi, qualche incongruenza a favor di love story possiamo anche farla passare.

In conclusione, Un fato così ingiusto e solitario è un romanzo leggero e molto scorrevole che consiglierei ad un pubblico giovane – credo che a sedici anni mi sarebbe piaciuto tanto. I due sequel sono già stati pubblicati, per cui se volete buttarvi a capofitto nella trilogia, potete farlo senza il trauma di dover aspettare anni o mesi per sapere come va a finire la storia.

Leggerò i seguiti? Sì, perché tendenzialmente non amo lasciare le saghe in sospeso e perché comunque l’ho trovato un romanzo YA migliore di molti altri*.

*E con questo non intendo dire che qui non ci sono relazioni tossiche, che sia la fiera del politically correct e fonte di insegnamenti morali. Stiamo parlando di uno YA, vi sfido a trovarne uno senza situazioni di abuso! Semplicemente dal punto di vista strutturale il romanzo è migliore rispetto ad altri dello stesso genere/target.

TRAMA 2,5
PROSA3
AMBIENTAZIONE3
PERSONAGGI2
RITMO4
Gradimento da 1 a 5

Consigliato? Se cercate un altro retelling de La bella e la Bestia.

Classificazione: 3 su 5.

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Per rimanere in tema retelling…

1 pensiero su “Un fato così ingiusto e solitario”

  1. A me non è dispiaciuto affatto, anzi, pur non essendo una teenager l’ho apprezzato davvero tanto! Sarà che ho trovato rispettato il messaggio di fondo della fiaba, sarà che mi sono approcciata alla storia come si fa ad una fiaba (quindi senza aspettarsi chissà quale profondità..) ma l’ho apprezzato. Penso che leggerò anche i seguiti, anche se hanno altri personaggi!

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