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Gli Scomparsi di Chiardiluna

Titolo OriginaleLes disparus du Clairdelune
Autore:Christelle Dabos
Anno:2015
Titolo in italiano:Gli scomparsi di Chiardiluna
Genere:Fantasy / Young Adult
Serie:L’Attraversaspecchi – 2 di 4
Edizione:edizioni e/o

Appena Ofelia posò il dito sulla piccola scheggia arrugginita capì che quella lettura sarebbe stata tra le più lunghe e faticose della sua carriera.

Trama:

Ofelia è stata nominata vice narratrice dallo Spirito di famiglia di Polo in persona. Così ogni sera deve intrattenere la corte con storie e racconti, fino a quando iniziano a scomparire membri di famiglie importanti. Allora alla giovane viene affidata la nomina di Grande lettrice famigliare e il compito di scoprire che fine hanno fatto gli scomparsi e chi li ha rapiti. È durante le indagini che Ofelia si imbatte nella misteriosa figura di Dio, scoprendo qualcosa di un passato molto lontano e di un Altro pericoloso in giro che lei stessa ha inavvertitamente liberato da piccola durante un attraversamento di specchi. In tutto questo Thorn rischia la pena capitale per aver sfidato un nemico molto potente.

Gli scomparsi di Chiardiluna è il secondo libro della tetralogia scritta da Christelle Dabos. Già nel primo volume sono rimasta affascinata dal mondo creato dall’autrice, uno speciale cocktail che mischia lo Steampunk alla Belle Epoque.

In questo secondo libro la storia si svolge sempre sull’arca Polo, ma alcuni luoghi vengono presentati in modo più approfondito rispetto al primo libro e riusciamo ad apprezzare anche il paesaggio esterno a Città Cielo.

La dinamica ed il ritmo con cui si svolge la trama sono decisamente più movimentate rispetto al primo libro, avvengono molte più cose e finalmente Ofelia diventa protagonista attiva.

Alcuni personaggi, in particolare Ofelia, portano avanti il proprio percorso di crescita sia personale sia che nelle relazioni, alcuni invece rimangono un pochino piatti. Nel complesso ho apprezzato maggiormente le interazioni presenti all’interno di questo secondo libro rispetto a quelle del primo.

Thorn a mio avviso rimane un tasto dolente. Non credo sia il personaggio maschile miglior riuscito di sempre. È interessante che la Dabos abbia voluto inserire dei tratti associabili allo spettro dell’autismo nel suo eroe maschile, allo stesso tempo però il bello e misterioso, pieno di cicatrici fisiche ed emotive e la sua singolare iperprotettività nei confronti di Ofelia (piuttosto mal riuscita visto quante ne prende), fanno molto Twilight 2000.

Sono contenta che l’autrice abbia sviluppato i sentimenti di amore e tenerezza tra i due protagonisti con estrema calma e pacatezza,rendendoli decisamente più credibili rispetto a tanti altri Young Adult. Inoltre in questo romanzo la linea misogina di fondo è quasi del tutto scomparsa in favore dell’azione.

Nel complesso quindi questo secondo libro della saga dell’Attraversaspecchi mi è piaciuto di più rispetto al primo, in particolare per la trama movimentata, per il mistero da decifrare e in piccola parte anche per l’evoluzione della protagonista.

Sicuramente proseguirò con la lettura degli altri due libri della saga, ovvero La memoria di Babel e Echi in Tempesta.

TRAMA 3,5
PROSA4
AMBIENTAZIONE3,5
PERSONAGGI2,5
RITMO3
Gradimento da 1 a 5

Consigliato? Sì, più avvincente del primo

Classificazione: 3.5 su 5.

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