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Caraval

Titolo OriginaleCaraval
Autore:Stephanie Garber
Anno:2016
Titolo in italiano:Caraval
Genere:Fantasy / Young Adult
Serie:Caraval – 1 di 3
Edizione:Biblioteca Universale Rizzoli

Benvenuti, benvenuti a Caraval! Il più grande spettacolo della terra e del mare. Al suo interno vedrete più meraviglie di quante la maggior parte della gente veda nell’arco di una vita intera. Potrete sorseggiare magia da ogni tazza e comprare sogni in bottiglia. Ma prima d’immergervi nel nostro gioco, dovete ricordare che è tutto un gioco.”

Trama:

In un’isola remota vive un misterioso personaggio, Legend, nella sua città magica composta d’artisti. Stiamo parlando di Caraval, da sempre il luogo dei sogni di Rossella. Dopo anni passati ad aspettare, la tanto attesa risposta con l’agognato invito arriva a pochi giorni dalle nozze che permetteranno a Rossella e Donatella di fuggire dalla casa del padre, un uomo violento e manipolatore.
Appena arrivata a Caraval, Rossella inizia a cercare la sorella e capirà che l’unico modo per riuscirci è partecipare al misterioso e pericoloso gioco di Legend, una corsa contro il tempo, in palio un desiderio.

Caraval è il primo libro dell’omonima trilogia young adult fantastica scritta da Stephanie Garber. Questo è stato anche il primo romanzo dell’autrice ad ottenere un discreto successo, facendola conoscere al grande pubblico.

Caraval è ambientato in un mondo non ben definito, sappiamo però che le protagoniste vivono su una piccola isola, Trisda, facente parte di un arcipelago conquistato decenni prima da parte dell’Impero di Mezzo. Sulla remota Isla de los Sueños, è situato Caraval, il borgo/regno privato del misterioso Mastro Legend, di cui non ci viene data una geografia dettagliata.

Insomma sia l’ambientazione che il worldbulding sono piuttosto abbozzati e poco chiari, anche il sistema magico non ci viene spiegato. Caraval viene descritto come un sinistro e mutante Paese dei balocchi e delle meraviglie, in cui sono presenti artisti – di cui non viene specificato il ruolo – e nulla sembra avere un senso logico. Carroll ci era arrivato prima.

I personaggi risentono un po’ dei cliché del genere YA. Rossella è tutta responsabilità e castità, Donatella (la sorella) è precisamente l’opposto e Julian, il personaggio maschile che accompagnerà Rossella in tutto il romanzo, è il classico marcantonio muscoloso, sexy e tentatore. Insomma Mary e Gary Stu alla ricerca della sorella perduta. Inutile dirlo, dopo un giorno si parla già di una grande storia d’amore.

Un altro tasto dolente è il villain. Ci sono tre figure negative maschili e nessuna di queste risulta credibile. La prima che la Garder delinea è un padre perverso che per punire una figlia, malmena l’altra e che, da principio ci sembra un buon antagonista ma, ahimè nella seconda parte del romanzo prende parte a delle scene che più che il cattivo, lo fanno sembrare lo scemo del villaggio.

Poi c’è questo fantomatico Conte (che sembra uscito da “Gli Occhi del Cuore”) la cui utilità ai fini narrativi è pari a quella di un fermacarte in mezzo al deserto. Ultimo ma non ultimo, c’è Mastro Legend, talmente incorporeo e misterioso da risultare “non pervenuto”.

Un punto che mi ha lasciata – sempre per citare Boris – più volte F4 basita, è la capacità della Garber si inserite almeno cinque metafore per pagina. Metafore del tutto deliranti e nosense. Passiamo dall’odore della luna, al bacio che sa di marrone. Vogliamo dire a tutti i costi che la protagonista associa alle emozioni dei sapori di colori (WTF?) ma, associare il marrone ad un bacio è un suicidio letterario.

Insomma questo romanzo a mio parere aveva un grandissimo potenziale, il concept di fondo è originale e il ritmo narrativo gradevole, ma è talmente confuso e farcito da un numero spropositato di elementi, peraltro tutti abbozzati e mai contestualizzati o approfonditi, da risultare un grande viaggio sotto allucinogeni. Ogni volta che si legge: «Tella!» disse Rossella alla sorella è un po’ come ripetere un continuo scioglilingua mentale.

Forse se avessi letto questo libro in più tenera età avrei potuto apprezzarlo. Forse.

TRAMA 2
PROSA2
AMBIENTAZIONE3
PERSONAGGI2
RITMO3
Gradimento da 1 a 5

Ps. spezzo una lancia in favore della veste grafica del romanzo, l’illustrazione in copertina e l’accostamento con il font del titolo, è molto bella.

Consigliato? Solo per passare il tempo

Classificazione: 2 su 5.

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