
| Titolo Originale | I Trionfi del Vuoto – La nuova alba |
| Autore: | Masa Facchini |
| Anno: | 2020 |
| Titolo in italiano: | I Trionfi del Vuoto – La nuova alba |
| Genere: | Epic Fantasy |
| Edizione: | Acheron Books |
“Io sono solo un giocatore, che cerca di trovare il giusto filo egli eventi.” Il vecchio fece roteare di nuovo la carta, la fermò in bilico tra indice e medio. “La vera domanda è: Chi sei tu? Aspettavo qualcun altro.”
Trama:
Sono passati 20 anni da quando le lune satelliti del pianeta Quinta Luna, si allinearono nel fenomeno chiamato Convergenza. In questo pianeta c’è un continente alla deriva, reduce dei tempi in cui l’Onda, ovvero la magia, fu imbrigliata. Ora le ricerche condotte dal ciclope Bronte assieme al Granmagistro, finalmente portano a possibili nuovi ritrovamenti dei quattro artefatti necessari per liberare l’Onda. Inizia così il viaggio alla ricerca dei sigilli, con due fazioni contrapposte schierate per cambiare le sorti del mondo.
Un capitano in disgrazia, una giovane reietta, uno studioso, un militare che ha dedicato la sua vita all’esercito, tutti questi personaggi percorrono le trame del destino che sembra intrecciato da un misterioso mazzo di carte, i Trionfi.

I Trionfi del Vuoto – La nuova alba è il romanzo fantasy d’esordio dello scrittore italiano Masa Facchini. Il libro è stato frutto di un lungo lavoro, come dichiarato dall’autore stesso sui propri canali, ben 11 anni di lavoro per arrivare alla stesura definitiva ed alla pubblicazione.
Può sembrare un arco di tempo lunghissimo ma la complessità che contraddistingue quest’opera è davvero grande.
L’ho trovata una lettura molto valida e piacevole, anche se ammetto di aver sofferto un po’ di spaesamento generale, specie nella prima parte del libro.
La trama, nonostante il riassunto precedente, è piuttosto complessa, ricca di avvenimenti e ci regala diversi colpi di scena che movimentano molto il romanzo, ma non voglio raccontare troppo per evitare qualsiasi tipo di spoiler.
Confesso però di aver dovuto prolungare i tempi di lettura e, di aver dovuto rileggere il prologo giunta a termine del romanzo, per raccapezzarmi meglio. Per cui vi consiglio di non trascinare troppo la lettura per non perdere l’entusiasmo dato dalla storia.
Tutto il romanzo è narrato in terza persona seguendo però i diversi punti di vista dei vari personaggi.
A differenza delle precedenti recensioni, preferisco fare un’analisi suddivisa in più punti, pensata per chi, come me, nella prima metà del romanzo, potrebbe sentirsi leggermente disorientato dalla ricchezza di contenuti.
I personaggi
Già nel prologo veniamo catapultati nel mezzo dell’azione, mentre nei primi capitoli ci ritroviamo in un mondo sconosciuto in cui si muovono esseri viventi di diverse razze: uomini, ciclopi, felidi (creature dalle fattezze umane mescolate a quelle feline), fauni e vittorie (creature umane dotate di grandi ali piumate).
C’è davvero una grandissima varietà di razze che trovo un punto molto a favore del romanzo, soprattutto per essersi distaccato dal più inflazionato insieme umano-elfo-nano. Di contro la numerosa quantità di personaggi che viene presentata, comporta tanti nomi da ricordare e tante linee narrative da seguire.
Alcuni personaggi sono ben costruiti, ricchi di sfaccettature e con un’efficace crescita personale, altri sono più stereotipati ma essendo un romanzo piuttosto corale, l’insieme risulta un buon compromesso.
È apprezzabile l’equità usata nel distribuire oneri ed onori ai personaggi di sesso maschile e femminile e la formazione di forti legami tra personaggi di razze diverse.
Unico personaggio che avrei voluto venisse sviluppato un po’ più a fondo è il/la villain principale (il doppio articolo è volutamente anti-spoiler!).
L’ambientazione
Il mondo creato da Masa è davvero vasto e multiforme. Abbiamo un pianeta, la Quinta Luna, su cui si svolge la trama. Fanno parte del sistema di satelliti ben quattro lune che, ogni vent’anni si allineano creando il fenomeno della Convergenza.
Su questo pianeta in tempi remoti, si è verificato un evento catastrofico che ha portato alla Deriva una parte di continente denominato Le quattro marche, è proprio qui che si svolgeranno tutti gli eventi della storia.
L’ambientazione storica può essere riconducibile ad un tardo medioevo anche se in alcuni passaggi si avvertono degli influssi legati all’impero romano.
Il linguaggio usato dal narratore, di conseguenza, è piuttosto ricercato, mentre quello dei dialoghi di alcuni personaggi a mio avviso esce un po’ dalle righe del contesto.
Un altro punto a favore del romanzo è stato dispiegare la storia in più località della regione e in parallelo sia stata data importanza anche ai viaggi per raggiungerle.
Spesso ci troviamo di fronte a romanzi in cui l’azione si svolge tra due punti lontanissimi l’uno dall’altro, senza però che il fattore temporale legato al viaggio per spostarsi da punto A a punto B, venga tenuto nella giusta considerazione. Non è questo il caso di I trionfi del Vuoto, in cui i viaggi diventano parte integrante della trama e permettono lo sviluppo dei personaggi.

Il sistema magico in breve
Assieme ad un sistema magico più comune, legato ai quattro elementi, ne troviamo uno più misterioso e ricercato che intreccia i fili del destino di determinati personaggi con un arcano mazzo di carte che, nel corso degli eventi si rivelerà di grande importanza.
Esistono incantesimi – dalle formule ormai perdute e dimenticate – e magie compiute attraverso l’uso dei Trionfi. Ammetto che di quest’ultimi ho faticato un pochino per capire il funzionamento.
In conclusione a questa analisi for dummies (in cui mi ritrovo senza imbarazzo), vorrei aggiungere che sono davvero contenta di aver letto questo valido romanzo fantasy e che il suo autore sia italiano, non tanto per mero orgoglio patriottico, quanto perché sono convinta che purtroppo nel nostro paese il genere fantastico, soprattutto se di autori e autrici nostrane, sia ancora troppo poco considerato rispetto alla narrativa contemporanea.
Spero che nel tempo il grande pubblico possa entrare maggiormente in contatto con le opere fantastiche di autori italiani facendo così crescere il proprio panorama letterario.
Ringrazio la Casa Editrice Acheron Books per avermi inviato una copia digitale (ARC) del romanzo per la lettura.
Consigliato? Sì!
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