Parole dall'Isola

7 idee per riordinare la propria libreria

Dalla nascita della scrittura, il genere umano ha sempre posto una particolare attenzione nel custodire le pagine del proprio sapere. Che fossero i rotoli delle pergamene di Alessandria, manoscritti o pesanti volumi rilegati in pelle, i libri sono sempre stati oggetto di cure ed attente classificazioni.

In tempi non troppo lontani possedere una biblioteca privata era un grande motivo di vanto e sinonimo di alto rango sociale.
Per fortuna oggi i libri sono diventati oggetti alla portata di tutti e tantissimi lettori nel tempo costruiscono le proprie biblioteche personali allestendo preziose e magnifiche librerie.
Che siano dal design moderno, minimale o classico, le librerie sono mobili che possono davvero cambiare l’aspetto di una stanza e, se avete voglia di dare un nuovo volto alla vostra, ecco alcuni spunti che possono tornarvi utili per riordinare i libri sugli scaffali.

1. Per genere e autore

Un ordine pragmatico e infallibile, la classificazione dei libri prima per genere e successivamente per autore, rimane un dogma per moltissimi lettori.
Ordinare i libri per generi è forse la prima classificazione con cui noi lettori veniamo a contatto, specie se in biblioteca o in libreria. Cercare un libro tra gli scaffali divisi per genere ci aiuta sicuramente ad accorciare i tempi se abbiamo in mente un titolo preciso mentre, se siamo alla ricerca di qualcosa di nuovo, ad allungare tremendamente il tempo che si trascorre in libreria.

Ammettiamolo, quando ci troviamo di fronte agli scaffali del nostro genere preferito, quante ore staremmo a scegliere un nuovo libro da portare a casa?

In ogni caso la classificazione per generi in ambiente domestico può essere intesa come una macro categoria che lascia spazio all’estro creativo di ciascun lettore. Infatti l’ordine per genere può essere ulteriormente suddiviso secondo molti dei parametri che trovate nei prossimi punti.

2. Per casa editrice

Un sistema di classificazione presente in moltissime case di lettori, è quello di ordinare i libri per casa editrice e, per chi vi si dedica in maniera ancora più rigorosa, per collana o edizione.
L’impatto visivo è sicuramente positivo e appagante. Dorsi tutti della stessa altezza, spesso anche dello stesso colore, che affiancati l’uno all’altro rendono i nostri scaffali molto ordinati e composti.

3. Un arcobaleno di dorsi

Anche se noi lettori non amiamo ammetterlo, spesso veniamo volenti o nolenti influenzati dalle mode. Quella più visualmente gioiosa che ho trovato girovagando su Instagram è proprio il trend di ordinare i propri romanzi per formare gigantesche gradazioni di colore richiamando le sfumature dell’arcobaleno.
Un ordinamento puramente visuale, forse un pelo narcisista ed edonistico, che gioca sulle tinte dei dorsi delle edizioni più recenti e ricercate. Questo sistema è molto amato dai lettori più giovani e se avete voglia di sfogliare un po’ di feed, troverete davvero degli scaffali che sono una meraviglia per gli occhi!

Ecco alcune librerie coloratissime trovate su Instagram!

4. Una storia d’amore e odio

Degni discendenti del Romanticismo ottocentesco coloro che abbandonano ogni convenzione e razionalità per posizionare i propri libri sugli scaffali unicamente in base al grado di coinvolgimento viscerale provato durante la lettura. Nessuna regola, qui parlano i sentimenti e se un libro non è piaciuto, finirà inesorabilmente nascosto nei ripiani più bassi o addirittura in seconda fila.
Un ordine che nessuno potrà mai capire se non il proprietario della libreria, in cui classici affiancano thriller o saggi, in cui le altezze ed i colori dei dorsi fanno a pugni gli uni con gli altri e l’ordinamento logico risulta non pervenuto. La perfetta “fotografia librosa” della personalità emotiva del proprietario.

5. In ordine di lettura

Alcuni potrebbero iniziare a pensare che qui si inizi a scendere in ordinamenti maniacali od ossessivi – ecco se volete continuare ad essere amici di un lettore, siate gentili, non fateglielo notare.
Un modo sicuramente curioso e quanto meno singolare, è quello di sistemare tutti i libri in base all’ordine in cui sono stati letti nel corso del tempo. Se per un giovane lettore può essere piuttosto semplice all’inizio, col passare degli anni la situazione si complica non di poco.

Anche qui si possono perseguire due strade: lasciar perdere completamente l’aspetto visivo dello scaffale o far combaciare l’ordine cronologico con un altro parametro, ad esempio quello di raccogliere insieme libri della stessa casa editrice (state tranquilli, non siete poi così maniaci del controllo come vi descrivono – o forse sì, ma non siete soli!).

6. Bianco astrazione

Vi assicuro che non me lo sono inventato, nel mondo esiste veramente chi ripone i propri libri sugli scaffali non esponendo i dorsi ma, il taglio bianco delle pagine.
La domanda che sorge subito spontanea è “ma come fanno a ritrovare un libro?” ecco, credo che la risposta sia anche in questo caso “42”.
L’astrazione totale del libro, da custode di contenuti a indefinibile serie di pagine di cui non riusciamo ad immaginare nulla. Una libreria che ben si sposa agli arredamenti minimal o allo shabby chic. Se poi si aggiungono anche piccole piantine e soprammobili dalle delicate tinte pastello, abbiamo creato uno splendido mobile catalizzatore di energie positive, capace di assorbire stress e frustrazioni dati dal mancato ritrovamento del titolo che si vuole leggere proprio in quel momento.

7. Il Caos

Sì, esistono anche loro. Anime rare o semplicemente incuranti delle costrizioni dettate dal retaggio culturale, colori i quali leggono e poi, posano i libri a caso sugli scaffali. O sul comodino. O sopra la lavatrice, poco importa.
Una volta letta l’ultima parola, il libro ha assolto il proprio compito e torna ad essere un inanimato oggetto terreno di scarsa rilevanza, se non addirittura un intralcio mentre si cerca di trovare il flyer della pizzeria take away o il portafogli.
Sarcasmo a parte, la disposizione casuale dei volumi sugli scaffali ha il suo fascino. Le librerie così organizzate non saranno forse visivamente ordinate e composte ma, forse proprio per questo motivo sono più vive e sorprendenti, non si sa mai quale volume potrebbe catturare la nostra attenzione.


Questi sono solo alcuni spunti da cui si può attingere per riordinare le nostre librerie. Il bello è che ciascuna è unica proprio perché in grado di riflettere la nostra personalità, per cui sentiamoci liberi di cambiare disposizione una volta al mese oppure non spostare mai più di due o tre libri per volta. In fondo, la nostra libreria racconta un pezzetto di noi.

3 pensieri su “7 idee per riordinare la propria libreria”

  1. Bellissimo articolo. Complimenti :). originale e elegante l’effetto finale di Bianco astrazione. Un sistema che non utilizzerei ma carino. Io li ho divisi in base al genere 🙂 classico ma efficace quando i miei amici vengono a pescare dalla mia libreria. Trovano subito quello che cercano.

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