| Titolo Originale: | 西の魔女が死んだ (Nishi no majo ga shinda) |
| Autore: | Kaho Nashiki |
| Anno: | 1994 |
| Titolo in Italiano: | Un’estate con la strega dell’Ovest |
| Genere: | Narrativa d’Oriente |
| Edizione: | Universale Economica Feltrinelli |

In breve tempo, ciò che queste persone speciali possedevano cominciò a venire naturalmente trasmesso da madre in figlia, da figlia a nipote. Non solo la saggezza e le conoscenze, ma anche alcuni poteri particolari.
Trama: Mai ha dodici anni, vive in Giappone, soffre di asma e non si trova bene a scuola. D’accordo con i suoi genitori, si trasferisce per un’estate nella casa fra i monti della nonna. In questo tempo crea un forte legame con la donna, inglese di origini e ormai vedova, iniziando il suo addestramento da strega tra piante, fiori, tè e visite al pollaio.

“Un’estate con la strega dell’Ovest” è un romanzo breve e leggero, si parla di un centinaio di pagine. La trama è molto semplice, narra del tempo e delle esperienze trascorse da Mai insieme alla nonna durante un’estate trascorsa insieme.
Nel corso della narrazione si assiste alla crescita di Mai, alla scoperta del modo di vivere della strega, la nonna, basato sulla semplicità della vita rurale. L’unico evento destabilizzante viene presentato proprio nelle prime righe del romanzo, segue poi un raccontare placido e confortevole.
Sebbene la parola strega compaia nel titolo, non si tratta assolutamente di un libro fantasy o comunque incentrato sulla magia intesa come scintille e gesti eclatanti. La magia qui è nella sua accezione più naturale e legata alle conoscenze tramandate tra donne della stessa famiglia. È la nonna stessa di Mai a definirsi una strega e a proporle di iniziare un’addestramento per entrare in contatto con i doni presenti nella propria linea di discendenza.
Come in altri romanzi scritti da autrici giapponesi, anche qui ho apprezzato la delicatezza e la semplicità con cui vengono narrati gli eventi e trattati alcuni temi, tra cui anche la morte e la paura.
L’autrice riesce a disegnare con precisione il paesaggio naturale in cui è immersa la casa, tanto che spesso mi è sembrato di sentire l’odore delle erbe aromatiche o di camminare sul pavimento della cucina assieme a Mai. L’amore per la natura incontrastata di questa parte di Giappone emerge dalle pagine e riesce ad incantare il lettore.
Un tema forse poco sviluppato è l’incontro tra la cultura occidentale della nonna e quella orientale. La strega è dell’Ovest solo nelle origini, sulla carta leggiamo di una donna che ha sposato uomo giapponese e anche la sua terra, dedita al suo orto e al giardino.
In quest’edizione sono presenti al fondo del libro anche tre racconti che la scrittrice ha pubblicato in una riedizione nel 2017. Il primo è dedicato agli spiriti, il secondo ad un particolare pomeriggio trascorso da Mai in compagnia di un gallo, mentre il terzo è un monologo della nonna. Ho apprezzato molto quest’ultimo perché ci avvicina maggiormente al personaggio aprendoci i suoi pensieri e creando un legame con il finale del romanzo.
Un’estate con la strega dell’Ovest è un romanzo pulito, semplice, senza picchi adrenalinici ma elegante. Si sente la voglia di fuga dal caos frenetico delle metropoli per ritrovare una dimensione più umana e spirituale ricca di cure e attenzioni, di un equilibrio raggiunto tramite disciplina e operosità.
Consigliato? Se cercate una lettura leggera
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