| Titolo Originale: | Den Keltiska Ringen |
| Autore: | Björn Larsson |
| Anno: | 1992 |
| Titolo in Italiano: | Il Cerchio Celtico |
| Genere: | Avventura/ Letteratura di mare |
| Edito in Italia da: | Iperborea |

Ho acceso una sigaretta, mi sono versato un altro po’ di caffè e ho provato un senso di libertà, una leggerezza sconfinata e addirittura qualcosa che assomigliava alla felicità.
Trama: Ulf vive a bordo del Rustica, barca a vela e suo tesoro. Una sera su un traghetto diretto a Dragør (Danimarca) incontra un uomo scozzese di nome Mac Duff, anch’esso esperto uomo di mare. Dopo aver chiaccherato per tutta la durata della traversata Mac Duff chiede a Ulf se ha incontrato un finlandese di nome Pekka. Più tardi nella notte un catamarano attracca al porto in cui è ormeggiato il Rustica, a bordo c’è proprio Pekka e una donna di nome Mary. Entrambe sono sconvolti e prima di essere fermati dalla polizia, Pekka consegna al protagonista un misterioso pacchetto. È il giornale di bordo del Sussi, in cui viene raccontata la disperata fuga del catamarano attraverso il Mare del Nord d’inverno, si parla del Cerchio Celtico, di miti e sacrifici. Ulf incuriosito decide così di intraprendere il suo viaggio assieme all’amico Torben sulle rotte di Pekka e attraverso il Mare del Nord alla ricerca di Mary, Mac Duff e la verità sulle società segrete celtiche che lottano per la proclamazione di un libero popolo celtico.

A differenza di molti altri libri, ho letto questo libro con moltissima calma. Non conoscevo Larsson prima di questo romanzo che, come tante opere della letteratura degne di questo nome, è difficile inquadrare con etichette prestabilite. È un romanzo d’avventura ma è anche un grande esponente della letteratura di barche e, in maniera minore, di mare ed in alcuni tratti un thriller.
Gli ingredienti sono intriganti, abbiamo viaggi per mari alla scoperta di terre selvagge, società segrete, personaggi ambigui, miti e leggende del popolo celtico, una coppia di innamorati e, soprattutto, la ricerca della verità.
Il risultato è un romanzo davvero ben scritto, intrigante e coinvolgente.
Si sente molto l’esperienza nautica dell’autore, la barca è protagonista del romanzo e come tale viene trattata. Nonostante ciò anche i più neofiti del linguaggio del mare – come me d’altronde – riusciranno facilmente a perdersi nelle traversate rocambolesche intraprese dal Rustica attraverso il Mare del Nord in inverno.
Il romanzo è stato scritto nel 1992, la storia invece è ambientata nel 1990. Ulf è un uomo d’altri tempi. Senza radici fisse con un unica certezza, la sua barca a vela che è anche la sua casa. La sua grande forza è la sua sete di libertà, la sua repulsione verso i canoni della cultura occidentale. Un uomo che garantisce a se stesso la sopravvivenza grazie alla sua capacità di navigare. Senza tecnologia, con bussola e mappe, come si faceva una volta.
È facile perdersi con i pensieri tra le pagine delle traversate, accompagnati dal quel senso di curiosità ed avventura che accompagna i romanzi di viaggio. Qui abbiamo in più la componente celtica e la voglia di scoprire significa veramente il Cerchio Celtico.
Una riflessione la merita il ruolo dedicato al mare. Per l’autore è scenario perfetto e una grande entità da rispettare, un luogo e uno stato d’animo che apre le porte alla libertà e annienta qualsiasi certezza ma, non è mai una impersonificazione. Non ha sentimenti e non dialoga con i personaggi, è un assoluto, imprescindibile e perenne.
Al contrario il Rustica viene trattato proprio come un personaggio, che alla pari degli umani, affronta traversate e tempeste fedele ai suoi compagni.
Quello di Larsson è un romanzo davvero piacevole che porta il lettore contemporaneamente su due sentieri: quello del viaggio vero e proprio tra i fiordi e le isole scozzesi e, quello dell’occulto e tra storia, miti, sacrifici e società segrete.
Consigliato? Sì
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