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Sei di Corvi

Titolo OriginaleSix of Crows
Autore:Leigh Bardugo
Anno:2015
Titolo in italiano:Sei di Corvi
Genere:Fantasy / Young Adult
Serie:Grishaverse SoC – 1 di 2
Edizione:Mondadori

Kaz Brekker non aveva bisogno di un motivo. Questo era quello che si sussurrava nelle strade di Ketterdam, nelle taverne e nelle caffetterie, nei vicoli bui e dannati del quartiere del piacere noto come il Barile. Il ragazzo che chiamavano Manisporche non aveva bisogno di un motivo più di quanto avesse bisogno di un’autorizzazione per spaccare una gamba, per rompere un’alleanza, o per cambiare le sorti di un uomo girando una carta.

Trama:

Quando a Kaz Brekker viene proposto un colpo impossibile con una ricompensa tanto ricca da essere assurda, il giovane criminale non ci pensa due secondi prima di formare la sua squadra di Corvi. Una combinazione improbabile per un furto impensabile dal cui esito dipende il futuro del mondo dei Grisha e gli esiti di una guerra che si trascina avanti da anni.

Sei di Corvi è il primo libro della dilogia young adult fantasy scritta da Leigh Bardugo ambientato nel Grishaverse e che segue alla lontana gli avvenimenti narrati nella trilogia di Shadow And Bone.

Romanzo famosissimo, anche grazie alla serie di Netflix intitolata Shadow and Bone, Sei di Corvi è ambientato sempre all’interno del Grishaverse, ma la maggior parte dell’azione si svolge tra la buia città di Ketterdam – ispirata ad Amsterdam – e l’algida fortezza nella glaciale Fjerda.

Il romanzo è corale, sei sono i personaggi principali anche se su tutti spicca come protagonista assoluto Kaz Brekker, detto Manisporche. Ogni capitolo è narrato in 3^ persona ma segue il punto di vista di un personaggio in particolare.

Credo di essere una delle poche persone che nel 2022 non aveva ancora letto questo romanzo, in compenso ne ho sentito parlare sempre tantissimo e molto bene. In cosa mi sono ritrovata durante la lettura?
Sostanzialmente per me è stato come leggere la versione fantasy di Ocean’s Eleven (gran film!). Dal ritmo, allo stile, al cast di personaggi, tutto mi ha ricordato uno di quei film in cui una banda più o meno improbabile prepara un colpo impossibile per accaparrarsi una ricompensa da sogno.

Ovviamente nel corso del romanzo tutto quello che può succedere per scombinare i piani dei protagonisti accade, per non parlare dei continui inganni e doppio gioco che movimentano ancora di più la trama. Insomma la Bardugo spara un fuoco d’artificio dopo l’altro, inserendo comunque flashback e racconti del vissuto dei personaggi per farli conoscere meglio.

Si può leggere Sei di Corvi senza aver letto la trilogia di Shadow and Bone?

Sì, ma l’ambientazione è più abbozzata rispetto alla trilogia precedente, per cui c’è un po’ il rischio che il lettore si trovi buttato subito nel mondo di Grisha senza capire le varie divisioni dei corpi o i riferimenti alla situazione politica che si è creata nel corso della prima saga.

Mi è piaciuta la resa della città di Ketterdam. Durante la lettura mi sono immaginata questa città dalla doppia faccia, quella ricca e mercantile e, quella buia, sporca, con luci verdi e canali dal forte odore di marcio.

Rispetto alla trilogia precedente, qui la Bardugo ha aggiunto elementi più oscuri, dalle tinte grim-dark. C’è più violenza gratuita, meno magia, più sporcizia e scene disturbanti. Una crescita narrativa notevole che spero di trovare anche nel capitolo successivo, Il Regno Corrotto.

I personaggi

I sei corvi sono un mix di personalità e tratti somatici differenti ben assortiti. Abbiamo la mente spietata e calcolatrice di Kaz Brekker, la furtività letale di Inej, la caparbietà e la magia spaccacuore Grisha di Nina, il temperamento comico del pistolero Jesper, l’ingenuità dell’improbabile dinamitardo/figlio di papà Wylan e, per ultimo, il soldato in crisi esistenziale Mathias.

Un cocktail davvero ben studiato se non fosse che tutti sono adolescenti. Perché i personaggi dei fantasy degli ultimi anni non possono avere più di 19 anni?
È davvero un gran peccato perché rende il tutto molto meno convincente. Va bene l’infanzia segnata da drammi e tragedie, il dover crescere in fretta per imparare a sopravvivere e tutto il resto, però questi personaggi mostrano una maturità ben diversa dall’età anagrafica che è stata appioppata loro.

Spendo giusto due righe in più per Kaz Brekker, il nostro antieroe dal nome che suona un tutt’uno, un po’ come quando pronunciamo James Bond.
Anche nel mondo peggiore e più distorto, non è credibile che un ragazzo quattordicenne prenda in mano una bisca clandestina e la faccia diventare un club di successo in appena un anno senza una sapiente guida alle spalle.
Se è possibile accettare che un quattordicenne sia capace di grande violenza, è anche importante sottolineare che per allenare inganni, truffe e raggiri serve qualche anno di esperienza in più. Altro che diciassettenne, Kaz dovrebbe avere almeno 10 anni in più.

Questo rimane il tallone d’Achille più grande del romanzo, il suo non voler prendere coraggiosamente le distanze dal mondo Young Adult di cui poteva tranquillamente fare a meno.
Per il resto, leggete Sei di Corvi, è un gran bell’intrattenimento in grado di offrire il giusto mix tra fantasy, avventura e azione.

TRAMA4
PROSA4
AMBIENTAZIONE4
PERSONAGGI3,5
RITMO4,5
Gradimento da 1 a 5

Consigliato? Sì, una lettura avvincente

Classificazione: 4 su 5.

PS. Sarà che la mia è una prima edizione, ma ci sono un sacco di refusi!
PPS. Se vi è piaciuta la serie Netflix, leggete il libro perché vi piacerà di sicuro.

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